Alle bellezze naturali e artistiche, la Sardegna aggiunge anche quelle della tradizione enogastronomica. Il viaggiare degustando vi porterà a conoscere anche le tradizioni e la cultura del popolo sardo. Dalla montagna al mare, dal lago alle pianure, gli itinerari del gusto si snodano tra paesaggi di rara bellezza. In questo contesto si inseriscono le Strade del Vino e dei Prodotti Tipici, percorsi di interesse paesaggistico-ambientale, culturale e ricreativo, perfettamente segnalati e lungo i quali troverete cantine e altre aziende di offerta gastronomica, che apriranno i battenti per accogliervi cordialmente.Da una tradizione vitivinicola secolare oggi più di 28.000 mila sono gli ettari vitati in una delle isole più belle del Mediterraneo
i vitigni
Nuoro
Cannonau
E’ il vino rosso che forse più d’ogni altro richiama immediatamente alla memoria la Sardegna, le sue antiche tradizioni e la sua accogliente ospitalità. La coltivazione del vitigno e la relativa zona Doc è diffusa in tutta l’isola, ma trova il suo ambiente d’elezione nelle zone più interne, in particolare l’Ogliastra.
Gallura
Vermentino
Proveniente dalla penisola iberica, è arrivato in Sardegna attraverso la Corsica alla fine del 1800 e dai terreni di disfacimento granitico della Gallura, in cui ha trovato il suo habitat ideale, si è poi diffuso in tutta l’isola. Il Vermentino coltivato in Sardegna dà un vino di grande personalità che non trova riscontro con altri vini italiani ed esteri che pure portano lo stesso nome.
Sulcis
carignano
Probabilmente furono i Fenici, fondatori dell’antica Solci nell’isola di Sant’Antioco, ad introdurre questo vitigno in Sardegna e può ritenersi con certezza uno dei vini più importanti e prestigiosi dell’enologia sarda. La resistenza ai venti salsi, provenienti dal mare, ha consentito di svilupparne la coltivazione prevalentemente sui terreni sabbiosi, caldi e assolati del Sulcis, che conferiscono al vino vigore e ricchezza in estratto e profumi.
Alghero
torbato
La storia ci racconta che questo vitigno approdò in Spagna con le rotte punico fenicie provenienti dal bacino del Mar Egeo, luogo d’origine della grande famiglia delle Malvasie nella quale sicuramente il Torbato trova collocazione. In epoche successive si diffuse in alcune zone del bacino del Mediterraneo tra cui la Sardegna durante il dominio spagnolo. La sua coltivazione si sviluppò negli anni di permanenza dei catalani in Sardegna. Attualmente è coltivato nel territorio di Alghero.