BestdreamSW Piscinas

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Nella Sardegna sud-occidentale, è un abbagliante deserto giallo-ocra, mosso dal vento e punteggiato di verde mediterraneo
Provincia: Provincia di Carbonia – Iglesias
Altitudine massima: 60 m s.l.m.

Localizzazione: Mar di Sardegna

LE DUNE

Le Dune di Piscinas sono Situate nel vasto territorio di Arbus in una zona isolata e selvaggia. Ci si arriva attraversando affascinanti paesaggi immersi tra la macchia mediterranea e i resti delle miniere di Ingurtosu. Le dune tra le più alte d’Europa (circa 100 metri),  penetrano l’entroterra per qualche chilometro e poi arrivano fino al mare dove al mattino e alla sera è facile incontrare il cervo sardo che è il vero dominatore di questi luoghi.La Spiaggia è molto estesa e poco affollata, lontana dalla movida, è presente solamente un piccolo albergo e due chioschi-bar. La località presenta lunghissimi tramonti da cartolina, il sole cala lento fino a spegnersi sul mare.La  sabbia è di colore dorato e morbida al tatto, i fondali medio alti, l’acqua è cristallina e il mare tra l’azzurro e il verde smeraldo. Spesso fortemente esposto al maestrale, offre spettacolari onde altissime, quando sventola bandiera rossa è pericolosissimo entrare in acqua.

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LA SPIAGGIA

La spiaggia di Piscinas è sicuramente uno dei principali gioielli naturalistici della Costa Verde: situata in una zona isolata, si contraddistingue per le altissime dune di sabbia fine e dorata (tra le più alte d’Europa), ancora oggi modellate dal maestrale. Qui la sabbia brillante si fonde ai tipici colori della macchia mediterranea; cespugli di sparto pungente, l’endemismo silene corsica, carote spinose, gigli di mare, ginepri e secolari olivastri sono solo alcuni degli arbusti che si incontrano camminando lungo l’arenile.

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LA MINIERA

La storia di Montevecchio si perde nella notte di tempi, sono presenti tracce di insediamenti umani risalenti all’età prenuragica, nuragica, punica, romana e medievale.Nel 1628 un pregone accordò a Giacomo Esquirro il diritto di scavare nelle miniere di Sardegna proibendo di conseguenza a chiunque altro di effettuare scavi specialmente in territorio di Arbus.Anni e anni dopo, un prete, don Antonio Pischedda, accortosi dell’importanza del sito, si recò a Marsiglia alla ricerca di capitali per finanziare la coltivazione dei filoni minerari. Qui incontrò casualmente il sassarese Giovanni Antonio Sanna, il quale, fondata una società mineraria, ottenne il 28 aprile 1848 la concessione perpetua di Montevecchio. Sotto la guida del Sanna, il quale investì tutti i suoi averi, fu sviluppata la miniera intorno al Pozzo Sant’Antonio e alla Laveria Rio. In poco tempo la miniera di Montevecchio diventò di gran lunga la più importante del Regno; nel 1865 poteva contare 1100 operai.